Introdurranno la proiezione Fulvio Gambotto dell’Ecomuseo della Resistenza “Carlo Mastri” e Corrado Borsa dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza. Nel film, realizzato dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza con la collaborazione del Comitato Resistenza Col del Lys e con il sostegno del Comitato Resistenza, Costituzione, Democrazia della Provincia di Torino, si intrecciano i problemi concreti della trasmissione ai giovani della memoria della Resistenza e gli episodi più importanti e peculiari della storia di una brigata partigiana, la 17ª appunto, che nasce come piccola banda di ribelli subito dopo l’8 settembre, comandata all’inzio, e fino alla sua morte nel novembre del 1943, da uno degli artefici della Resistenza in Val di Susa, Felice Cima, e poi costantemente impegnata a presidiare l’ampia zona intorno al Col del Lys, con azioni nella bassa Val di Susa e nella cintura di Torino, subendo un numero crescente di rastrellamenti dei nazifascisti, preoccupati da una formazione partigiana in grado di controllare l’imbocco di una valle strategica e di proiettarsi sulla città. Protagonisti del film sono alcuni partigiani della 17ª, che raccontano dall’interno, in testimonianze raccolte appositamente, la storia della formazione a cui appartennnero, come Cesare Mondon, Ivano Piazzi (“Lupo”), Guido Carbi e Enrico Fogliazza (gli ultimi due scomparsi purtroppo nel corso della lavorazione del film), Alessio Maffiodo (morto da tempo, ma intervistato da Paolo Gobetti trent’anni fa), Mario Castagno e Filippo Carbone (anche loro scomparsi da qualche tempo, ma presenti nel film attraverso testimonianze raccolte negli anni scorsi) e varie staffette, come Ida Vignolini e Anna Maria Polo.Ma protagonisti sono anche i numerosi giovani coinvolti nel campo di tre giorni al Col del Lys denominato “Eurolys 2012”, che parteciparono in tale occasione a escursioni sui sentieri partigiani, a momenti seminariali e propedeutici sotto il tendone del campo, alla fiaccolata finale, informandosi concretamente e ragionando con i loro interlocutori più vecchi sulla lotta partigiana
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